london bridge

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sabato 27 giugno 2015

Storia horror di una notte di inizio estate

È un tranquillo sabato sera a New Cross Road. Una giovane fringuella, figa come poche, con addosso una parrucca fucsia, si appresta ad entrare in casa. La coppia di coinquilini che vive con lei è uscita, quindi la casa è vuota e silenziosa.
Tolta la parrucca appiccicosa, che le aveva dato non poco prurito per tutto il giorno, la nostra giovane protagonista (che per l'occasione chiameremo Jessegah) decise di farsi una bella doccia rinfrescante, un toccasana dopo la calda giornata estiva appena trascorsa in un bagno di folla e muri di persone.
Approfittando della solitudine, Jessegah mette Katy Perry a tutto volume (diciamo che lo fa anche quando c'è gente in casa), e si perde in una doccia rigenerante prima di mettersi il pigiamino di Barbie, con la testa già proiettata al letto e alla sveglia, che domani suonerà pur essendo domenica.
Con Katy che canta, Jessegah uscì dalla doccia con un gesto teatrale degno dei migliori musical, si mise l'accappatoio, si diede uno sguardo allo specchio e...
 ORRORE E SGOMENTO.
No, non per l'immagine della sua faccia riflessa allo specchio. Cioè, quella fa sempre spavento, ma dopo 25 anni Jessegah si era ben abituata a cotanto orrore.
Quello che vide allo specchio fu qualcosa che le camminava sul collo. Sulle prime pensò che si trattasse di un insignificante insetto, ma visto il suo terrore per qualunque animaletto dalle sei/otto/mille zampette, cercò di scrollarsi di dosso quella bestiaccia come se si trattasse di un scorpione giallo israeliano. Dopo essersi guardata un po' attorno, per capire che bestia feroce l'avesse attaccata, diede uno sguardo dentro al lavandino e si accorse che quello era il ragno più grosso che avesse mai visto.
Panico.
Il suo primo pensiero fu "CAZZO QUELLA ROBA ERA SUL MIO COLLO"
Il secondo fu "CAZZO GLI DEVO FARE UNA FOTO DA MANDARE A SERENA"
Il terzo fu "CAZZO STA RISALENDO IL LAVANDINO DEVO FARE QUALCOSA MA NON HO NIENTE IN BAGNO PER SCHIACCIARLO E SONO TROPPO TERRORIZZATA PER UCCIDERLO"
Dopo aver urlato per pochi secondi, che in realtà le sembrarono i più lunghi della sua vita, prese una decisione: affoghiamolo.
Secondo voi quanto ci impiega un ragno gigantesco ad affogare? Jessegah, pensava pochi secondi. Invece dopo aver lasciato l'acqua scorrere abbastanza a lungo per crederlo morto, ECCOLO LI'. Vivo e vegeto che cercava ancora di risalire il lavandino. In preda al panico, Jessegah aprì di nuovo il lavandino, girando al massimo la manopola dell'acqua fredda. Questa volta però, dopo aver meditato a lungo sul fatto che magari i ragni possano anche respirare sott'acqua (scusatela, scienze non è mai stata la sua materia preferita a scuola), ebbe un lampo di genio. Corse in cucina e, non essendo sicura che il ragno sarebbe morto affogato e non sapendo cosa fare del cadavere nell'eventualità che davvero fosse deceduto, prese un bicchiere e ce lo schiaffò sopra.
Il coraggio della nostra Jessegah è da ammirare. Questa storia sarebbe potuta andare molto peggio, e di cadaveri ce ne sarebbero potuti essere due. Meditate, gente. Meditate.
Fine


Sì, Jessegah sono io.
Sì, ho passato il quarto d'ora peggiore della mia vita.
Sì, sono grande e grossa e non ho il coraggio di uccidere una robina mille volte più piccola
Sì, mi dichiaro forte e indipendente e muoio di paura per un ragno.
Sì, sticazzi eh.

Voi non potete capire. 

Quando c'è un ragno, o un insetto qualunque, e io sono a casa in Italia, urlo finchè qualcuno - che notoriamente è mio fratello - entra in camera mia e lo ammazza. Se in casa non c'è nessuno, lascio il campo di battaglia all'insetto, chiudo la porta e me ne scappo in un'altra stanza, finchè non torna qualcuno disposto a farlo fuori.
Sono così terrorizzata che non ho nemmeno il coraggio di schiacciarli.

Provate a pensare ad una povera ragazza, intenta a cantare e pensare ai cazzi suoi, che si ritrova quello che per lei è una vedova nera, sul collo, ed è completamente da sola a casa.
Capite perchè dico che ho bisogno di un uomo? Mica voglio sposarmi e mettere su famiglia, NO. Io voglio solo qualcuno che ammazzi gli insetti per me e, abbracciandomi e accarezzandomi i capelli, come nei migliori finali dei film horror, mi dica "shh, è tutto finito ora".
CHIEDO FORSE TROPPO?

In tutto questo, mi laverò i denti in cucina stasera, perchè il lavandino del bagno è in queste condizioni

Vedete quanto è gigantesco? VEDETE? 
(nella foto qui sotto è mentre cercavo di affogarlo)

Dopo aver mandato un messaggio ai coinquilini, scusandomi per il disagio lasciato nel lavandino, mi chiedo con che coraggio andrò anche solo oltre la porta di camera mia. 
Pregate per me.
E buonanotte. 

venerdì 26 giugno 2015

Lettera al mio futuro fidanzato.

Il fatto che io sia una psicopatica, è risaputo dai più.
Non c'è bisogno di conoscermi da una vita per appurarlo, normalmente bastano cinque minuti.

Visto che in questi giorni mi sento spinta da una straordinaria onestà verso in genere maschile, vorrei fare questo immenso regalo a qualunque uomo si appresti ad avere una qualsiasi intenzione con me.
L'idea mi è venuta guardando un video di Francesco Sole, giuro, era davvero geniale.

Questo non vuole essere un elenco di caratteristiche che deve avere l'uomo della mia vita, anche perchè quando avevo il caro, vecchio blog di msn ricordo di aver già fatto qualcosa di simile, due volte, e diciamo che non sono stata particolarmente fortunata.
Karma is a bitch

Quello che segue vuole essere un avvertimento amichevole, una dichiarazione d'intenti, un trattato internazionale Cina-USA, nel quale in modo molto diplomatico (AH, Valentina non ti crede nessuno), parlo col futuro uomo della mia vita, per evitare di nascondermi dietro un dito o a frasi fatte come
"MA COSA VUOI? SONO FATTA COSI'".
Ecco, io invece sono così:

"Caro futuro fidanzato,
io non conosco ancora te e tu non conosci ancora me. Di una sola cosa sono certa, io mi conosco, e anche troppo bene.
Il giorno in cui ci incontreremo, inizierà quella odiosa fase delle uscite, del conoscersi, delle insicurezze, dell' "ODDIO CHISSA' SE GLI PIACCIO PERCHE' A ME PIACE", dell'aspettare con ansia una chiamata/un messaggio/un mi piace su facebook per cercare di capire, con ragionamenti improbabili nascosti dietro le nevrosi femminili e maschili, se c'è interesse anche dall'altra parte. In questa fase ci saranno le uscite, i caffè, i gelati, il cinema e tutte quelle cose stupide che le coppie fanno per scoprire qualcosa in piu' dell'altra persona, durante i quali va sempre tutto benissimo, l'altro sembra la persona migliore del mondo e non gli leggeresti nemmeno un difetto in faccia. POI, INVECE.
Poi invece escono fuori tutti quei piccoli comportamenti fastidiosi che all'inizio sembrano teneri, e alla fine sono il movente dell'omicidio per ci lui è stato ucciso nella libreria, col candeliere, dal colonnello Mustard (sto divagando, scusa). In questo momento della mia vita ho quello che definirei "trauma da prima uscita", non ho la forza fisica/mentale di uscire con qualcuno le prime volte, imparanoiarmi e cominciare il giochino dell'oca descritto sopra. Quindi, per tagliare i tempi ed evitarsi tante seghe mentali, io ora ti faccio un bell'elenco, diciamo che possiamo chiamarlo
"How to get away with Valentina" 
(cominciamo con le cit.)

Sono incostante,
incoerente, cambio idea con la velocità con la quale Beyoncé muove le chiappe nel video di Single Ladies (o in uno qualsiasi dei suoi video). Quindi potrebbe capitare benissimo che un giorno ti dica che se c'è una cosa che odio al mondo è la cannella, e qualche mese dopo mi ritrovi a scofanarmi un'intera Carrot Cake, tutto normale. Accettalo.

Amo litigare. E ho sempre ragione.
Non  è che io cerchi il litigio per forza, però mi piace essere polemica, essere critica, fastidiosa e dire sempre la mia. E quando sono convinta di avere ragione, non c'è santo che tenga, ti dovrò convincere che la mia idea è quella giusta, che la tua è stupida e che tu, essendo una persona intelligente, dovresti essere d'accordo con me. Specialmente quando si tratta di temi di attualità o di politica. Ma ti assicuro che non mi avventurerò mai in temi a me sconosciuti, perchè non parlo/litigo di cose che non conosco. Questo fa di me una nazista? Probabilmente si.
Canto. Sempre.
Non faccio la doccia se non ho qualcosa da cantare a squarciagola. Canto mentre cucino. Canto mentre pulisco casa. Probabilmente canto anche quando  dormo, ma su questo punto ci torneremo più avanti. Amo il karaoke, al quale nessuno vuole mai portarmi perchè sono circondata da gente stonata che si vergogna di fare queste cose. Amo anche sentirmi dire che sono brava a cantare, probabilmente è il mio complimento preferito in assoluto. Un "ma che bella voce che hai" normalmente scioglie il mio cuore acido in meno di tre secondi. Ah, e se non canto fischietto. Sono più o meno il pari di uno dei Sette Nani, senza barba, ma fastidioso uguale.

Mangia quello che cucino, ammamma.
Sono come le nonne terrone, adoro cucinare e adoro vedere le persone per le quali ho cucinato che mangiano di gusto. Sono cresciuta circondata dall'idea che preparare da mangiare per qualcuno fosse una forma di dimostrazione d'affetto. Quindi adoro cucinare mille miliardi di cose, anche se siamo solo in due e dobbiamo fare una cena veloce. E sappi che il dolce non mancherà mai, a costo di farti diventare diabetico, perchè se c'è una cosa che adoro fare è inventarmi dolci nuovi. Idem come sopra, il complimento "Vale, questa cosa è buonissima" equivale a uno dei complimenti migliori che io possa ricevere.

Se sto guardando la mia serie tv preferita, considerami morta.
Che sia Game of Thrones, o qualsiasi nuovo episodio di una qualsiasi delle mie serie preferite, non mi devi disturbare. Non risponderò ai messaggi se non quelli essenziali dove mi stai dicendo che sei in punto di morte.


Tu non hai ex.
O se le hai sono morte e nessuno le conoscerà mai o ne sentirà mai parlare. E lo dico per l'incolumità di tutti.

Non sono gelosa.
Diciamo solo che se ho dei motivi per non fidarmi, ci sono state volte in cui ho scoperto il codice di sblocco del telefono al secondo tentativo. Quindi non mi istigare, che sono a pochi passi dal diploma di stalker professionista.


Sono una maestrina.
L'italiano o lo sai o sallo. Perchè io posso anche impegnarmi e stare con una persona che dice cose come "se io sarei", ma poi non ti devi lamentare se ti correggo una parola su due.

Di notte parlo.
Come ho detto prima, passo le mie giornate a canticchiare o fischiettare, pensi veramente che di notte stia zitta? Ovviamente no.

Amo gli abbracci.
Credo fermamente che siano la soluzione a tutti i mali del mondo. Se le persone cattive avessero ricevuto più abbracci sia nei momenti tristi sia in quelli felici, a quest'ora non ci sarebbe una guerra in tutto il mondo.

L'oroscopo.
Io sono un Toro, ascendente Scorpione. Forse non hai idea di quanto i segni possano influenzare il carattere di una persona, per non parlare dell'ascendente. Fidati, non riuscirai mai a farmi credere il contrario, e potrai anche essere l'uomo perfetto ma se sei del segno/ascendente sbagliato, la nostra storia - non ancora iniziata - finisce qui.

Mi piace stare da sola.
Fare le mie cose, uscire per conto mio, essere indipendente. Ho bisogno spesso dei miei spazi, quindi non ti insospettire quando ti dico di lasciarmi sola, non ho nessun doppio fine da psicopatica. Solo che ogni tanto mi piace passare il tempo con la persona migliore che io conosca: me.

La punteggiatura è importante.
Sono un cliché. Io adoro usare qualsiasi tipo di faccina quando scrivo messaggi, quindi fossi in te mi preoccuperei in uno dei seguenti casi:
1) Ok. (occhei, punto.)
2) Poi fai come vuoi (provaci e ti stacco le dita)
3) Dico solo che (le frasi che cominciano così, nel 90% dei casi, finiscono col punto 2.)
4) Cosa intendi dire? (non è che non ho capito quello che mi stai dicendo, ti sto solo dando la possibilità di rimangiartelo)
5) Hai ragione te, guarda (no, ovviamente non è così)
6) Il punto a fine frase. (questo rappresenta probabilmente il culmine della mia incazzatura, il punto e nessuna faccina sono come tuoni e lampi prima di un temporale, meglio se esci con l'ombrello, perchè finisce male)

La spunta blu.
Io non so bene cosa abbia spinto qualcuno a creare un meccanismo così perverso. Così come il famoso "visualizzato alle" su Facebook. Chi l'ha inventato probabilmente è una persona molto sola che non si relaziona col mondo, nemmeno con sua madre (perchè anche mia mamma si lamenta quando visualizzo e non rispondo - com'è che finisco sempre a parlare di mia madre in ogni post? Devo andare in analisi). Se la conversazione è finita, ci sta che visualizzi senza dirmi più niente. Ma se ti scrivo qualcosa, fosse anche una cazzata, esigo una risposta. Cos'è, stai tenendo su il peso del mondo? Stai salvando un bambino caduto in un dirupo? Stai compiendo una complicata operazione al cervello che cambierà le sorti della medicina moderna? PROBABILMENTE NO.
Quindi, stellina, piuttosto non aprire proprio il messaggio, bloccami, eliminami dagli amici, segnalami alla polizia postale. Ma non visualizzare, altrimenti ti taglio le dita, così almeno avrai un valido motivo per non rispondere, con amore eh.


Io bevo.
E anche tanto. E non c'è cosa che ami di più che bere in compagnia, amici o fidanzato che sia. Quindi è inutile farmi le ramanzine perchè bevo troppo/sono molesta/ti mando messaggi nel bel mezzo della notte, scritti in lingue antiche, perchè ovviamente nessuno mi ha tolto il telefono di mano. Piuttosto bevi insieme a me e 'mbriachiamoci insieme, facendo a gara di rutti, che qui si raggiunge il top del romanticismo.

Puoi avere tutte le amiche femmine che vuoi.
Perchè io ho tanti amici maschi e li adoro, quindi mai nel mondo ti vieterei di vedere qualcuno. A meno che non siano delle modelle strafiche, straintelligenti, strabrillanti, strabionde, con le gambe lunghe il doppio delle mie e più simpatiche di me. Nel tal caso la corte si ritira per deliberare, e ne riparliamo meglio.

La Disney.
Come tutte le persone nate e cresciute negli anni '80/'90 ho una vera ossessione per i cartoni Disney. Quindi capiterà di continuo che ti risponda con delle citazioni e ti assicuro che poche cose mi danno una soddisfazione più grande di qualcuno che coglie le mie stupide citazioni e sia in grado di rispondere a tono. Lo stesso accade con Il Signore degli Anelli, ancora più spesso, veramente. E qui è proprio il caso di dire: fuggite sciocchi.

Il trash.
Che sia Forum, Temptation Island, Amici, X-Factor, QUALSIASI programma di Real Time, Masterchef o l'Isola dei Famosi. Io amo il trash, amo criticare Signorini o qualsiasi altro opinionista della tv. Ci sguazzo proprio e rido tantissimo della loro ristrettezza mentale. E non cercare di convincermi con argomentazioni tipo "ma non vedi che fingono? Seguono tutti un copione", perchè allora mi chiedo cosa ti spinga a guardare i film, pensi che lì improvvisino? Quindi, tesoro bello, non mi giudicare, ognuno ha le sue debolezze. La mia è il trash.

La famiglia reale inglese.
Pur essendo piuttosto convinta che un giorno sposerò Harry, devo anche essere realistica e prendere in considerazione il fatto che tu, futuro fidanzato, non sia lui. In questo caso è bene che tu sappia che ho una leggera ossessione per i reali inglesi. Non provo nessuna vergogna a dire che ho una tazza con il faccione della Regina Liz e una del matrimonio di William e Kate, e non la provo nemmeno nel dire che sto cercando di comprarne una anche con i principini. Sappi solo che quando mi sentirai emettere ultrasuoni davanti alla foto di bambini, non è che il mio istinto materno si sia risvegliato all'improvviso, è molto più probabile che io abbia appena visto una foto di Geroge e Charlotte.
Non giudicarmi, parte II


Obama.
Tutto ciò che ho scritto sopra, vale anche per Obama, con la differenza che non ho tazze col suo faccione, o meglio, non ancora,
Non giudicarmi, parte III

Sono una femminista.
E ne vado anche fiera. Ma non di quelle femministe esagerate che vaneggiano sul fatto che gli uomini dovrebbero morire tutti, che le donne sono superiori e non si depilano le ascelle per protesta. No. Io credo nell'uguaglianza, non nell'estremismo. Scordati discorsi del tipo "tu sei la donna e cucini/lavi/stiri" perchè caschi male, ciccio, siamo in due, si collabora in due. E se non ti sai stirare i calzini, ti insegno io, non ti preoccupare.

Ci sarebbero ancora tantissime cose da dire, ma già immagino che sarai spaventato così, non voglio infierire ulteriormente.

Giusto ancora tre punti fondamentali, che sembrano essere al centro di ogni discussione che faccio, e lasciano sempre le persone sconcertate:
1) Signore degli Anelli: ho visto i film almeno trecento volte, li amo, mentre ho un blocco del lettore sulla compagnia dell'anello che prima o poi supererò. Ho amato il libro de Lo Hobbit e odiato i film, tutti e tre.
2) Harry Potter: ho letto fino al quinto libro e visto fino al quarto film, poi ho deciso che piuttosto che andare avanti mi sarei cavata gli occhi. Ma giuro che prima o poi finirò libri/film per poterli criticare giudicare meglio.
3) Non ho mai visto Star Wars. E ho questa strana fissazione per la quale sposerò l'uomo che mi convincerà a vederlo o per lo meno riuscirà a farmelo apprezzare.

Dopo tutto questo, se tu esisti davvero (e non sei come Babbo Natale) e sei arrivato a leggere fino qui, probabilmente starai già scappando, cancellando tutti i miei contatti e prendendo un aereo per il posto più lontano sulla faccia della terra.

Se non l'hai fatto, congratulazioni, hai vinto una rottura di coglioni per tutta la vita, almeno sai parzialmente a cosa vai incontro!

Con amore e acidità.

La futura donna della tua vita."




mercoledì 17 giugno 2015

Valentina e lo sport, storia d'amore complicata che manco sugli Harmony rosa

Sono due mesi che non aggiorno il blog, chiedo umilmente scusa ai miei probabilmente tre lettori.

Oggi voglio raccontarvi una storia.
C'era una volta una bellissima bambina con gli occhi azzurri e i ricciolini biondi che amava scorrazzare per il giardino, giocare a Batman con i maschietti all'asilo e fare corse in bicicletta.
Poi qualcosa accadde. Non so precisamente cosa, per scoprirlo proverò l'ipnosi, ma quella bella bambina ha iniziato a preferire l'ozio a tutto quello che implicava un qualsiasi sforzo fisico. Era diventata una campionessa mondiale nel sollevamento della forchetta, nel salto sul divano e medaglia d'oro nelle maratone televisive (no, ok, quella è una dote che ha acquisito solo dopo i vent'anni)
Probabilmente l'ultima volta che quella bambina ha fatto sport è stato quando faceva danza, ed era il 1995.



Sono passati esattamente vent'anni, e probabilmente quello è l'ultimo sport serio che io abbia mai fatto.
Caspita, la bambina di cui parlavo sopra ero io! SORPRESA.

Nell'ultimo periodo sono avvenuti un po' di cambiamenti nella mia vita e, diciamocelo chiaro e tondo, dopo aver perso trenta chili la mia pelle inizia a guardarmi come per dirmi "sa, brutta stronza, hai finito di poltrire? Hai intenzione di tonificarti un pochino o di fare un casting per il sequel di Monsters and Co.?"

Approfittando del fatto che vicino alla casa nuova c'è un parco fichissimo, ho deciso di darmi finalmente un calcio nel culo e, complici lo stress, il fatto che se non avessi trovato un modo di sfogare la mia rabbia repressa avrei finito per prendere a pugni i diretti interessati e probabilmente un lontano bagliore di "vita sana", mi armo di musica (rigorosamente Prodigy), canotta e Oyster e mi avvio. ORA.
Tutti mi deridono perchè sono probabilmente l'unica persona al mondo che per andare a correre prende il pullman, invece di farsi mezz'ora a piedi per andare al parco. Ma io vorrei far capire che la mia non è pigrizia, è furbizia. Qual è il punto di andare a correre al parco se poi sono già stanca appena ci arrivo? EH. Capisciammè. No, va bene, cerco solo di giustificare il mio culo pesante.


Partiamo da un presupposto. La mia personal trainer, nonchè fidanzata di coppia aperta, è una grandissima stronza. Ma a questo punto torneremo dopo, così come torneremo alla mia momentanea paralisi.

La Grandissima Stronza, alla quale comunque voglio un bene dell'anima, non ce lo scordiamo, mi parla della Color Run, e io mi gaso subito tantissimo.
Ancora mi chiedo cosa ci sia da gasarsi per una corsa di 5 km dove ti spruzzano di colore e per la quale devi anche pagare 30£ per avere maglietta, fascia, armi e bagagli, non lo so. C'è da dire che mi gaso con poco, e ho colto la palla al balzo per darmi un obiettivo.
Avrei avuto esattamente un mese per allenarmi e riuscire a correre la Color Run.
Il primo giorno parto a mille, presa benissimo, ma così bene che mando anche una foto a mia mamma. Un bel selfie della mia faccia viola dopo aver corso... quanto? Due minuti?
Risposta di mia mamma "Hai preso il sole? La prossima volta metti la protezione". No, mamma, sono andata a correre. "Certo, metti la protezione quando prendi il sole".
Nemmeno mia madre ci crede.

Il giorno dopo avrei potuto interpretare uno dei miei personaggi preferiti in assoluto delle serie tv

Dire che non riuscivo nemmeno a mettere un piede dietro l'altro, sarebbe riduttivo. Ma visto che io non ho nessuna conoscenza in campo di atletica e sport, cosa faccio? Eh, visto che i muscoli sono ancora caldi magari vado a correre anche il giorno dopo.

Il giorno dopo ero così, No, non Hodor, l'unico Stark che mi sta sul cazzo.

Con l'unica differenza che io non ho un Hodor  che mi prenda in braccio e mi porti dove mi pare. E per questo la vita fa schifo.

Per una serie di tristi vicissitudini che non starò qui a narrare, perchè questo è un blog stupido in cui si ride e non si piange (o meglio, voi stronzi ridete delle mie sventure per le quali io ho pianto eccome!), mi vedo costretta a tornare in Italia proprio pochi giorni prima della Color Run.

Ma qui non si molla un cazzo.

Presa da questa mia fissa improvvisa per la corsa, i genitori mi regalano un paio di scarpe per correre.
La scena al Decathlon è stata più o meno questa:
Roscia: io non le so scegliere le scarpe da corsa.
Fratello: beh devi leggere le caratteristiche, valutare il prezzo, la marca e...
Roscia: UUUUH QUELLE SONO VIOLA, VOGLIO QUELLE. VOGLIO QUELLE. POSSIAMO PRENDERLE?
Fratello: ma veramente non mi sembr...
Roscia: MA SONO VIOLA.
Padre: bene, magari le scelgo io che è meglio.
Faccio schifo, lo so.

Dopo che, con grande dolore nel cuore, mi tocca togliere alcolici dalla valigia per fare spazio alle suddette scarpe, appena tornata mi lancio con entusiasmo nel primo allenamento ufficiale con la Grandissima Stronza (sempre con tanto amore!).

Lei in fondo è buona, so che mi vuole un gran bene, quindi forse sbaglio a prendermela con lei.
La Grandissimissima Stronza è Kayla. Io ignoravo l'esistenza di questa bella signorina fino a poche settimane fa. Ho deciso di seguirla su Instagram perchè mi sembrava proprio una tosta.
Dopo qualche giorno la mia autostima è collassata e ho dovuto chiamare il Grey Sloan Memorial Hospital per una rianimazione d'emergenza.
Lei è questa grandissima figa:

E questo è il risultato di una delle sue tante fan psicopatiche che ha seguito il suo allenamento da psicopatica e la sua dieta da psicopatica, il tutto scritto nei suoi libri da psicopatica che costano un occhio della testa (grazie Torrent, ti saremo sempre grate!)


Potrei anche maledire il giorno in cui ho trovato i suoi libri in pdf, POTREI.

Quindi, torniamo a oggi, non solo mezz'ora di corsa dietro a quella pazza che è mooolto più allenata di me. Cioè, lei ha corso mezz'ora, io correvo cinque minuti, imprecavo dieci minuti e poi riprendevo a correre.
Anche se, e questo è degno di nota, mi è stato fatto notare che quando corro lo faccio con la stessa grazia di Gimli, sempre per farvi notare quanto io sia circondata di persone che mi riempiono di amore.


Eh no, correre sarebbe stato nulla. Con tanto di Animals di Martin Garrix a palla e la Stronza che mi fa i video mentre corro da mandare ai fans per far vedere quanto ci impegniamo.
Facciamo anche un'ora di esercizi di Kayla.
Facciamoli un centinaio di saltelli, qualche migliaio di squat, giusto due o tre affondi e qualche addominale, così tanto per non farci mancare niente.
Sempre per non farci mancare niente, sarei poi dovuta tornare a casa, da Shepherd's Bush a New Cross. Giusto quelle dieci fermate di metro e mezz'ora di pullman che ti fanno sentire meno la stanchezza.
Il corollario del mio viaggio di ritorno verso casa è stato questo:

Per dire.

Domani ovviamente si lavora e ovviamente si starà in piedi per 8-9 ore.
Non so ancora benissimo come mi alzerò da questo letto, sul quale sono arenata da un'ora.

Il mio rapporto con lo sport non migliorerà MAI probabilmente. I miei amici ancora ridono ogni volta che gli dico che vado a correre. E fanno bene, perchè comunque ho la grazia e la classe di un nano, e mi sembra sempre di essere circondata da elfi bellissimi come Legolas!

Onestamente, me ne frego, come ho sempre fatto con tutto e ho adottato una nuova filosofia, con la quale vi saluto, fino alla prossima avventura tragicomica


P.s. Amore della mia vita, se stai leggendo e hai intenzione di pubblicare su un qualsiasi social network un video dove io corro, ti denuncio e andiamo a Forum, giusto per fartelo sapere <3